Immagine
 
 
"
Chi controlla il passato controlla il futuro; chi controlla il presente controlla il passato

George Orwell
"
 
\\ Home Page : Storico per mese (inverti l'ordine)
Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 


Non sono passati neanche due giorni, che si ripresenta il problema: a scanso di equivoci, meglio una punizione esemplare di un qualcosa che non esiste piuttosto che non cogliere l'occasione di un ulteriore riduzione di spazi di manifestazione.

Una ammucchiata di "reduci", piuttosto anzianotti e in molti casi malmessi, si stringono attorno al feretro di Prospero Gallinari, un compagno esemplare che ha saputo essere solidale con tutti loro, senza speculare nè permettere speculazioni sulla storia collettiva. E il saluto all'ex compagno non poteva che essere accompagnato da simbolismi ben precisi: pugni chiusi e canti di lotta intonati in maniera molto approssimativa ma assolutamente spontanea.
Il tutto con grande umanità e affetto verso un compagno di tante battaglie che se ne è andato. Con spontaneità.

Il tutto, è bene sottolinearlo, accompagnato dal massimo ordine, nessun tafferuglio, tutti in fila con compostezza per salutare e ricordare Gallinari.

Poichè la Procura di competenza è quella di Bologna (cui la Procura di Reggio Emilia ha girato la segnalazione ricevuta dalla DIGOS) l'ipotesi di reato è comunque qualcosa di legato al terrorismo.

Francamente mi sembra eccessivo, considerando il luogo e le persone, considerando che tre dei quattro indagati sono Loris Tonino Paroli, Salvatore Ricciardi e Sante Notarnicola che messi insieme sfiorano i 200 anni di età.

A studiarla bene la storia delle BR, non solo quella giudiziaria ma proprio quella politica, queste manifestazioni troverebbero spazio in foto da associazione di reduci ("a macchiare di ricordi un muro") piuttosto che sottrarre prezioso tempo a Procure già stracariche di lavoro serio.

Articolo (p)Link Commenti Commenti(0)  Storico Storico  Stampa Stampa
 

Che in Italia si fosse divisi su tutto, lo si sapeva dal '48. Da allora c'è sempre stato un clima da curva nord contro curva sud. E fino agli anni '80 non si poteva dire che il nostro fosse un caso isolato: la "guerra fredda" era combattuta da due schieramenti che formalmente non hanno acceso fuochi devastanti ma le cui scintille hanno innescato parecchi fuocherelli in ogni angolo del Mondo. Uno di questi fuochi sembra sia ancora ardente nel nostro Paese, unico caso sul pianeta dove la "guerra fredda" è continuata ignorando i cambiamenti (spesso drammatici) della storia.

Eppure non siamo stati gli unici ad essere devastati dalle contestazioni, dalla violenza e dai lutti.

Anche la Germania e la Francia,  con matrici ed in forme diverse, hanno registrato fenomeni molto simili. Eppure non credo che a un qualsiasi leader politico francese o tedesco colpito da una sentenza della magistratura (giusta o sbagliata che sia) possa venire in mente di associare la sua vicenda a tragiche storie del passato. Cosa succederebbe, ad esempio, se un tedesco accostasse la sua immagine alla triste foto di Hanns Martin Schleyer e la sbandierasse in piazza?

Non so quale sarebbe la reazione dell'opinione pubblica, ma di certo so che la cosa non potrebbe accadere. Per quale motivo? Perchè in Germania (così come in Francia) hanno avuto il coraggio, istituzioni e società, di misurarsi con la loro storia, di contestualizzare gli anni della lotta armata confinandoli all'interno di un recinto nel quale ciascuno ha fatto un mea-culpa, ciascuno si è assunto la sua parte di responsabilità. Non sarebbe stato possibile, altrimenti, realizzare film come Anni di piombo e La banda Badeer Mainhoff.

Invece da noi quei tragici eventi sono serviti per fare i conti con gli avversari politici, strumentalizzare il futuro sapendo che ognuno ha una parte da tutelare. Un segreto condiviso che permette a ciascuno di attribuire colpe all'avversario politico impedendo, di fatto, di confrontarsi sul problema politico attuale.

Quale è la differenza? Molta. Solo per fare degli esempi recenti possiamo ricordare chi manda le lettere anonime ad assessori che gli hanno negato una concessione edilizia o del professore che, sul lunotto posteriore della sua auto, espone un appello alle Brigate Rosse. Perchè nessuno di loro sa il perchè una fetta di una generazione prese le armi e perchè il loro progetto politico fallì. Oppure degli imbecilli che, per eccessivo uso della memoria, sfilano fino alla ex sede del MSI di Padova e con cerimoniale degno di un celebroleso urlano: "Camerata Graziano Giralucci. Presente" (con annesso saluto romano, come ripreso dal bel documentario di Silvia Giralucci 'Sfiorando il muro'.

O come, per stare sulla cronaca di queste ore, hanno pensato bene di fare altrettanti imbecilli politici esponendo in strada davanti a Palazzo Grazioli (quindi un luogo istituzionale) un fotomontaggio della famosa polaroid che ritraeva Aldo Moro nella sua lunga prigionia: Silvio Berlusconi con lo stendardo delle BR sullo sfondo e in primo piano la scritta "prigioniero politico". Non è la prima volta che i servi del cavaliere utilizzano questi termini (>Qui un altro caso del 2011<) e non sarà l'ultimo.

Credo che il terreno di scontro dei prossimi mesi, sarà proprio questo.

Lo spettro del terrorismo è stato già troppe volte evocato invano. Se non è successo nulla è perchè non può succedere nulla, dato che le condizioni sono infinitamente diverse rispetto a 30 anni fa. Paradossalmente c'è più crisi, ma non fu la crisi a far intraprendere a  tanti giovani la strada della violenza come strumento per fare politica. Fu la convinzione che un altro futuro era possibile, l'idea che la società potesse volare e che era necessario rompere le catene.

Oggi chi ha più il pensiero rivolto al futuro? Chi vuol togliere le catene? Chi vuole più volare?

Non essendoci fenomeni da strumentalizzare, non resta che strumentalizzare il passato, il che fa sempre un certo effetto.

Non succederà nulla di terribile, se non che la politica si allontanerà sempre più dalla gente ed il dibattito si abbasserà scendendo ancora di livello.

Articolo (p)Link Commenti Commenti(0)  Storico Storico  Stampa Stampa
 
Pagine: 1

Vuoto a perdere
Se vuoi saperne di più sul libro, sui contenuti e altro materiale sul 'caso Moro'

 


Vuoto a perdere [Digital Edition]
Tutto un altro progetto

Titolo
Approfondimenti (11)
Articoli (2)
Attualita' (1)
Attualità (90)
Attualità (1)
Dal libro (1)
Eventi (7)
Giudiziario (5)
Interviste (21)
Libri (5)
Nuova Commissione Moro (6)
Pensieri liberi (12)
Politica (2)
Presentazioni (1)
Recensioni (1)
Storia (9)

Catalogati per mese:
Settembre 2007
Ottobre 2007
Novembre 2007
Dicembre 2007
Gennaio 2008
Febbraio 2008
Marzo 2008
Aprile 2008
Maggio 2008
Giugno 2008
Luglio 2008
Agosto 2008
Settembre 2008
Ottobre 2008
Novembre 2008
Dicembre 2008
Gennaio 2009
Febbraio 2009
Marzo 2009
Aprile 2009
Maggio 2009
Giugno 2009
Luglio 2009
Agosto 2009
Settembre 2009
Ottobre 2009
Novembre 2009
Dicembre 2009
Gennaio 2010
Febbraio 2010
Marzo 2010
Aprile 2010
Maggio 2010
Giugno 2010
Luglio 2010
Agosto 2010
Settembre 2010
Ottobre 2010
Novembre 2010
Dicembre 2010
Gennaio 2011
Febbraio 2011
Marzo 2011
Aprile 2011
Maggio 2011
Giugno 2011
Luglio 2011
Agosto 2011
Settembre 2011
Ottobre 2011
Novembre 2011
Dicembre 2011
Gennaio 2012
Febbraio 2012
Marzo 2012
Aprile 2012
Maggio 2012
Giugno 2012
Luglio 2012
Agosto 2012
Settembre 2012
Ottobre 2012
Novembre 2012
Dicembre 2012
Gennaio 2013
Febbraio 2013
Marzo 2013
Aprile 2013
Maggio 2013
Giugno 2013
Luglio 2013
Agosto 2013
Settembre 2013
Ottobre 2013
Novembre 2013
Dicembre 2013
Gennaio 2014
Febbraio 2014
Marzo 2014
Aprile 2014
Maggio 2014
Giugno 2014
Luglio 2014
Agosto 2014
Settembre 2014
Ottobre 2014
Novembre 2014
Dicembre 2014
Gennaio 2015
Febbraio 2015
Marzo 2015
Aprile 2015
Maggio 2015
Giugno 2015
Luglio 2015
Agosto 2015
Settembre 2015
Ottobre 2015
Novembre 2015
Dicembre 2015
Gennaio 2016
Febbraio 2016
Marzo 2016
Aprile 2016
Maggio 2016
Giugno 2016
Luglio 2016
Agosto 2016
Settembre 2016
Ottobre 2016
Novembre 2016
Dicembre 2016
Gennaio 2017
Febbraio 2017
Marzo 2017
Aprile 2017
Maggio 2017
Giugno 2017
Luglio 2017
Agosto 2017
Settembre 2017
Ottobre 2017
Novembre 2017
Dicembre 2017
Gennaio 2018
Febbraio 2018
Marzo 2018
Aprile 2018
Maggio 2018
Giugno 2018
Luglio 2018
Agosto 2018
Settembre 2018
Ottobre 2018
Novembre 2018
Dicembre 2018
Gennaio 2019
Febbraio 2019
Marzo 2019
Aprile 2019
Maggio 2019
Giugno 2019
Luglio 2019
Agosto 2019
Settembre 2019
Ottobre 2019
Novembre 2019
Dicembre 2019
Gennaio 2020
Febbraio 2020
Marzo 2020
Aprile 2020
Maggio 2020
Giugno 2020
Luglio 2020
Agosto 2020
Settembre 2020
Ottobre 2020
Novembre 2020
Dicembre 2020
Gennaio 2021
Febbraio 2021
Marzo 2021
Aprile 2021
Maggio 2021
Giugno 2021
Luglio 2021
Agosto 2021
Settembre 2021
Ottobre 2021
Novembre 2021
Dicembre 2021
Gennaio 2022
Febbraio 2022
Marzo 2022
Aprile 2022
Maggio 2022
Giugno 2022
Luglio 2022
Agosto 2022
Settembre 2022
Ottobre 2022
Novembre 2022
Dicembre 2022
Gennaio 2023
Febbraio 2023
Marzo 2023
Aprile 2023
Maggio 2023
Giugno 2023
Luglio 2023
Agosto 2023
Settembre 2023
Ottobre 2023
Novembre 2023
Dicembre 2023
Gennaio 2024
Febbraio 2024
Marzo 2024

Gli interventi più cliccati

Ultimi commenti:
C'è una sorta di sortilegio, una sorta d...
21/12/2019 @ 23:40:50
Di Pereira
C'è una sorta di sortilegio, una sorta d...
21/12/2019 @ 23:38:56
Di Pereira
Domenico, credo di aver risposto ai tuoi...
17/07/2018 @ 10:27:14
Di Manlio2


Cerca per parola chiave
 

< marzo 2024 >
L
M
M
G
V
S
D
    
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
             

Titolo
Chiudere gli 'anni di piombo'?

 Sono già chiusi
 Non possono essere chiusi
 E' necessario chiudere
 Non so

Titolo
Al momento ... vuoto


Titolo
Conosci un sito nel quale si parla di anni '70, di lotta armata attraverso un dibattito aperto e democratico? Segnalalo. Sarò lieto di linkarlo tra i siti amici.