vuoto a perdere

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ISBN 9788867559756
Ultima versione
1.0 del 22/05/2013
Tipologia: Novità

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Sabina Rossa denuncia Pennatagliente, sito filo-Br che offende padre Guido
25/02/2015 - Blitz Quotidiano - Redazione  
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Sabina Rossa denuncia Pennatagliente, sito filo-Br che offende padre Guido
Presenta un libro a Firenze. "Il terrorismo esperienza sconfitta". "Il perdono è una cosa privata, andarlo a chiedere è una offesa. I morti chi li ha fatti se li porta dentro"

GENOVA - Guido Rossa? “Non c’è alcun dubbio che per i brigatisti si trattasse di un ‘infame informatore’”: dopo questa frase, contenuta in un post dagli stessi toni, Sabina Rossa ha denunciato “Pennatagliente”, blog “per il marxismo-leninismo-maoismo” che ha, come spiega il Secolo XIX, “legittimato” l’esecuzione del padre, il sindacalista della Cgil Guido Rossa, da parte delle Brigate Rosse.

Nel 1978 Rossa, operaio delle acciaierie di Cornigliano, segnalò un operaio brigatista nell’Italsider di Genova. Per questo venne freddato, il 24 gennaio del 1979, dalla colonna genovese delle Br.

L’autore del blog Pennatagliente il 14 febbraio ha scritto un post a proposito di una possibile candidatura di Sabina Rossa alle elezioni regionali in Liguria, e così l’ha definita:

“Chi sia costei, i cittadini della regione – e soprattutto i genovesi – lo sanno molto bene: suo padre è quel tale Guido, dipendente dell’Italsider, che venne giustiziato il 24 gennaio 1979 dai compagni della colonna locale delle Brigate Rosse.

La prosopopea di cui si sciacqua(va)no la bocca quei ‘signori’ che albergavano nel partito revisionista lo hanno fatto passare per un eroe – come peraltro è successo per il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, autore del massacro di via Fracchia, dove venne sterminata (…) la colonna genovese delle Brigate Rosse la notte del 28 marzo 1980, in risposta a questo atto di ‘giustizia proletaria’ – ma non c’è alcun dubbio che per i brigatisti si trattasse di un ‘infame informatore’, che aveva denunciato i compagni che volantinavano all’interno della fabbrica”.

Dopo questo post, Sabina Rossa ha chiesto un colloquio riservato con il procuratore capo Michele Di Lecce e ha presentato una denuncia alla Digos.

Redazione (25 febbraio 2015, Blitz Quotidiano)

 

       

 

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