vuoto a perdere

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ISBN 9788867559756
Ultima versione
1.0 del 22/05/2013
Tipologia: Novità

Solo 3.99€!
 



Vuoto a perdere è il solito libro sul caso Moro?
Ascolta cosa ne pensa Giovanni Pellegrino
(Presidente della Commissione Stragi dal 1994 al 2001)


Documento inedito

 
Nel libro ho pubblicato la testimonianza di un collaboratore dell'ufficio in via Fani 109 di cui parla il Sig. Barbaro. Dal suo racconto emergono degli elementi nuovi sui quali nessuno ha ancora fatto chiarezza.
Sarebbe interessante poter approfondire con i protagonisti > leggi <


 

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Gotor uno e trino: senatore- storico-investigatore
24/03/2014 - Autopubblicazione - Paolo Cucchiarelli  
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Gotor uno e trino: senatore- storico-investigatore

Miguel Gotor è un caso unico nel panorama dei "casi italiani": è senatore del Pd, storico, con studi di esordio sui processi per stregoneria e sull'Inquisizione, è "filologo" delle lettere di Aldo Moro dalla prigione.

Ora sappiamo che è anche una sorta di magistrato, un inquirente preventivo che non pone problemi, ma emette "sentenze" ancor prima di poter leggere, capire e riflettere.

Quando uscì il film Romanzo di una strage nel 2012, Gotor sentenziò che si trattava di un'operazione discutibile e che quella della "doppia bomba" a Piazza Fontana, illustrata nel volume "Il segreto di Piazza Fontana" che avevo pubblicato tre anni prima, era nulla, meno di niente - nonostante 700 fitte pagine di fatti e cose - perché, dopo che la magistratura aveva alzato bandiera bianca su quella vicenda, toccava agli storici esprimersi con la ponderatezza, l'acutezza, l'apertura di mente e spirito che gli è propria.

Solo che Gotor attaccò duramente libro e film senza aver letto il primo e visto il secondo. Si andò a scusare con il regista Marco Tullio Giordana e con i produttori; il film era bellissimo - disse ai tre - ma tacque sul libro da cui era stato tratto e che aveva bollato come inattendibile ovunque aveva potuto dire la sua.

Ora Gotor, che ha scritto due libri sulle lettere dal carcere e sul memoriale Moro, attacca, senza averla capita, letta e valutata, l'inchiesta su Via Fani che ho scritto per la mia agenzia e pubblicata oggi da tutti i giornali: "Una polpetta avvelenata per la commissione Moro", spiega erga omes l'uno e trino all'Unità.

I fatti, certamente da valutare e scandagliare in tutti gli aspetti e sfaccettature, hanno un valore intrinsecamente negativo per il nostro storico-senatore-inquirente?

Gotor sembra esprimere un paradosso filologico: che analizzate le lettere da parte sua, il Caso Moro sia sostanzialmente chiuso, esaurito e che tutte le cose che non sono nei suoi libri siano dei depistaggi. Al massimo delle fole da disperdere quanto prima al vento di una seria ricerca storica che rimetta ordine lì dove sembra regnare solo il caos indistinto.

Una cosa è certa: la via "filologica" alle lettere di Moro non ci potrà mai dare la verità sul caso Moro. Anche perché il senatore-storico ha non visto passaggi fondamentali della vicenda della prigionia del Presidente della Dc. Faccio un solo un esempio: Aldo Moro, prima ancora che venga condannato a morte dalle Br, stila, ai primi di aprile del 1978, cinque testamenti e si prepara a morire: Perché? In che luogo? Come mai un dato scientifico così rilevante non è posto al centro dell'interpretazione delle lettere di Moro?

Potrei citare molti altri problemi che pone la mancata interpretazione avanzata da Gotor di questo e di altri punti salienti della vicenda che è stata "racchiusa" dallo storico dentro le sole lettere e il Memoriale, così come le Br hanno "racchiuso Moro" - a loro dire - solo nel budello-prigione di via Montalcini n. 8 interno 1.

Enrico Rossi, l'ispettore superiore che ha fatto le rivelazioni su via Fani, è pronto a parlare solo davanti al Pm di Roma che indaga e al Parlamento, cioè la Commissione d'inchiesta.

Mi piacerebbe che ci fossero in Italia milioni di Signor Rossi come Enrico Rossi e visto che certamente Gotor farà parte della commissione d'inchiesta parlamentare in quella sede sarà molto interessante capire, sentire, vedere, se le lettere e il Memoriale di Moro possono contenere tutta la "verità" sul caso o se si debba lasciare spazio al giornalismo di inchiesta e al libero lavoro dei magistrati ben motivati a sciogliere quello che lo storico Giorgio Galli ha definito il "mistero dei misteri". Gotor, permettendo, naturalmente.

Paolo Cucchiarelli (24 marzo 2014)

 

       

 

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