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Atto vandalico non vuol dire terrorismo
Di Manlio (del 11/04/2009 @ 21:16:28, in Attualitā, linkato 1780 volte)
Piazza Vettori, Firenze. Tre di notte dell’11 aprile. Una forte esplosione sveglia i residenti. Una grossa bomba carta appesa alla maniglia di una sede di Forza Italia provocando un foro di circa 20 centimetri nella porta a vetri dell'ingresso principale.
I responsabili non entrano nei locali ma s limitano a rubare 4 bandiere esposte all’esterno. Non sono state lasciate scritte, né ci sarebbero al momento rivendicazioni. Sull’episodio, ovviamente, indaga la Digos che sta valutando se le telecamere presenti nella zona possano aver ripreso qualche fase dell'attentato. Al momento, in base alle prime indicazioni, la Questura sarebbe orientata a inquadrare l'atto come un gesto dimostrativo.

I commenti sono stati immediati e molto duri. Denis Verdini (coordinatore) ha parlato di «gesto sciagurato che apre la campagna elettorale nel peggiore dei modi, ma chi pensa di intimidirci ha sbagliato bersaglio». Riccardo Nencini (presidente del Consiglio regionale) è sulla stessa linea. Il ministro Altero Matteoli l’ha definito un «gesto da imbecilli» mentre il Pdl fiorentino si è detto preoccupato.
Sedi Forza Italia erano state prese di mira anche in passato a San Severo di Foggia (febbraio) e alla Garbatella (luglio 2007). La stessa vetrata della sede era stata danneggiata con una pietra anche nel settembre del 2008.
Secondo Maurizio Lupi, responsabile organizzativo del PDL, "Le intimidazioni, anche se rappresentano il gesto isolato di qualche fanatico, sono sempre una sconfitta per la nostra democrazia. Quanto successo nella notte a Firenze non è certo il modo migliore per iniziare la campagna elettorale. Ho molto apprezzato la ferma condanna del presidente Nencini e mi auguro che le forze del centrosinistra e le istituzioni tutte si impegnino per evitare pericolose derive".
Una sola considerazione. Il centro-sinistra? Scusi, Lupi, ma da cosa deduce che i responsabili siano in qualche modo elettori del PD? Il gesto di un deficiente resta il gesto di un deficiente e basta. Magari un deficiente che ha avuto dei problemi personali con uno dei responsabili della sede. Quando, e questo è auspicabile, il deficiente viene individuato può essere anche che emerga che sia un deficiente di “centro-sinistra” ma invocare adesso un intervento istituzionale della controparte politica vuol dire strumentalizzare la situazione, gridando all’emergenza terrorismo.
E poi non credo sia scontato che il neonato PDL abbia nemici solo nella sinistra…