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Ma "La Sapienza" è ancora il luogo del sapere?
Di Manlio (del 05/01/2009 @ 22:25:01, in Attualità, linkato 1703 volte)
Dal punto di vista delle polemiche il 2009 non poteva iniziare peggio. Appena il tempo di digerire il pranzo di Capodanno che il giorno dopo li levano le polemiche sull’iniziativa "Cultura, violenza, memoria" organizzata dal Dipartimento di Letteratura angloamericana nella facoltà di Scienze umanistiche. ::Speciale Morucci alla Sapienza::

Il motivo che ha spinto il Prof. Giorgio Mariani a promuovere l’evento è semplice: secondo Mariani momenti del genere “possono avere un contenuto educativo perché aiutano le nuove generazioni a scansare la tentazione di ripetere scelte sbagliate, in particolare in un momento in cui la protesta legittima di studenti e giovani si fa sentire nuovamente. […] Vorremmo solo far spiegare a uno che ha commesso tragici errori, che la scorciatoia della violenza è sempre e comunque sbagliata".

Il Rettore Frati, nell’esprimere il proprio disappunto per la vicenda, è arrivato alla provocazione di invitare a nome dell’Università Morucci a parlare, ma del caso Moro e in via Fani.
Inutile sottolineare il seguito di questa proposta definita un “intelligente invito” da parte di alcuni politici che, evidentemente, non avevano colto l’ironia della sortita.

Anche perché se non vi fosse stata ironia da parte del Rettore, allora staremmo proprio messi male… In questo caso, a differenza di altre volte, non si trattava di tenere una lezione, presentare un libro o promuovere qualche prodotto filo-terroristico. Ma di portare la testimonianza di una persona che ha sbagliato per far si che, da una esperienza in prima persona passi il concetto che la violenza non ha sbocchi e che quindi la contestazione ha un unico sbocco: quello consentito all’interno delle regole della democrazia.

Si può essere garantisti sostenendo che una persona è innocente fino a prova contraria. E anche arrivare a vedere i complotti giudiziari quando le indagini fanno poco comodo. E anche difendere il reinserimento nella società di chi ha commesso crimini efferati, ha pagato ed è stato pienamente recuperato alla società. Ma non si possono avere due pesi e due misure. Come dire: garantisti si, ma solo dalla nostra parte politica.

Quello che stupisce maggiormente è che a difendere la libertà di espressione di Morucci sia stato proprio Roberto Fiore che con lucidità ed intelligenza ha ricordato come “tutti coloro che hanno un passato importante di cui parlare devono ricevere apertura mentale e non bigotto ostracismo” e che “a trent'anni dagli anni di piombo le Università ed i luoghi di cultura in generale divengano luogo di incontro senza preclusioni di sorta”