\\ Home Page : Articolo : Stampa
Se anche Lucarelli non parla più di Misteri...
Di Manlio (del 17/12/2008 @ 10:54:31, in Attualità, linkato 1436 volte)
In occasione dell'ultimo anniversario della strage di Piazza Fontana, mi ha colpito un breve pezzo di Carlo Lucarelli apparso su L'Unità.
Un pezzo lucido, ben argomentato alla maniera di Lucarelli.
Eppure una cosa ha colpito, mi auguro, non solo me.
 




"STRAGI: PERCHÉ RACCONTARE"
 "L'idea che per evitare i cambiamenti, oppure per guidarli – e comunque mantenere il potere - si possa ammazzare qualcuno. È un momento che va ricordato per molti motivi. Il primo è che ci dimostra come i cosiddetti misteri italiani non siano misteri ma segreti. Anche se i nove processi per la strage non hanno mandato in galera nessuno, le verità ci sono e in gran parte, a livello storico, si sanno. Non solo per piazza Fontana, ma anche per molte altre stragi. Quello che non sappiamo sta nei cassetti di qualcuno che ce lo tiene ancora segreto."

Lucarelli che ha impostato tutto un ciclo di trasmissioni, fatte molto bene dal punto di vista storico e ancor meglio da quello della capacità di divulgazione, sulla "mission" Misteri italiani, non parla più di misteri ma di un "grande segreto" che qualcuno custodisce in un cassetto (evidentemente l'immagine è metaforica e non vuol dire che vi sia un documento vincolato dal segreto quanto un segreto custodito da uno o più persone e che riguarda cose indicibili ancora adesso).

Ritengo che sia un segno importante del fatto che qualcosa sta per crollare. E mi auguro che abbia a che fare con tutto quanto lo Stato non ha ancora avuto il coraggio di dirci, sulle proprie strutture e sul proprio comportamento.

E forse Lucarelli ha voluto mettere le mani avanti ...