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Sulla Mafia, Gelli si rifiuta di rispondere ai giudici
Di Manlio (del 05/11/2008 @ 14:43:55, in Attualitā, linkato 1860 volte)
Licio Gelli, Maestro Venerabile della Loggia P2 e adesso divulgatore di storia su OdeonTV, ha dato una nuova prova di grande moralità e di quanto per lui la verità sia un principio inderogabile.

Nell'ambito di una indagine nella quale il "Venerabile Presentatore" era indagato per eversione sovversiva dello Stato e associazione mafiosa", Gelli ha declinato l'invito avvalendosi della facoltà di non rispondere. Evidentemente deve aver considerato l'operato dei giudici al solo fine di screditare la Sua Immagine di star televisiva attribuendogli due banali reati di opinione.

Sarà che ormai la gente è abituata a veder utilizzare la bilancia della moralità con pesi e misure diverse a seconda delle situazioni. L'ANSA che ho letto poco fa, personalmente, mi ha lasciato senza parole.


MAFIA: PM PALERMO INTERROGANO LICIO GELLI, LUI NON RISPONDE

(ANSA) - PALERMO, 5 NOV - I Pm della Procura di Palermo hanno interrogato Licio Gelli, nell'ambito dell'inchiesta su mafia e massoneria. L'ex maestro venerabile della loggia P2 si è avvalso della facoltà di non rispondere. Gelli, infatti, è stato sentito come «indagato di reato connesso archiviato». Negli anni scorsi era stato coinvolto nell'indagine «Sistemi criminali» in cui era indagato per «eversione sovversiva dello Stato e associazione mafiosa». La Procura ha ritenuto di sentire Gelli perchè sarebbe stato in contatto con alcuni indagati dell'inchiesta che nel giugno scorso ha portato all'arresto di imprenditori, massoni e boss che avrebbero «ritardato» processi in Cassazione. All'interrogatorio, che si è svolto nella caserma dei carabinieri di Arezzo, hanno preso parte il procuratore aggiunto Roberto Scarpinato e i sostituti Fernando Asaro e Paolo Guido.
Il maestro venerabile della loggia P2, Licio Gelli, sarebbe stato uno dei punti di riferimenti di alcuni degli indagati dell'inchiesta su mafia e massoneria coordinata dalla procura di Palermo. Il dato emerge dalle indagini svolte di carabinieri negli ultimi mesi. Gelli, infatti, avrebbe ricevuto nella sua villa alcuni esponenti massoni che risultano coinvolti nell'indagine «Hiram». Il maestro venerabile, oltre ad essere stato indagato dai pm di Palermo in passato, era già stato interrogato anche dal giudice Giovanni Falcone nell'ambito di una inchiesta su un traffico di armi. All'epoca Gelli venne sentito come testimone e rispose su un assegno bancario finito agli atti dell'inchiesta condotta allora da Falcone.