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La veritā non č un telecomando...
Di Manlio (del 25/09/2013 @ 15:03:25, in Attualitā, linkato 1362 volte)

Ieri è stata presentata al Senato la proposta di istituire una Commissione Parlamentare bicamerale sul caso Moro, firmatari i senatori Luigi Compagna (Gal), Miguel Gotor (Pd)  ed Emma Fattorini (Pd). >Leggi<

Leggo oggi sull'Huffington Post una dichiarazione di Gotor sulle motivazioni che giustificherebbero, anzi renderebbero necessaria, l'istituzione di una nuova Commissione d'Inchiesta. In primo luogo la possibilità di accedere a nuovi documenti provenienti dagli archivi custoditi oltre cortina, in secondo luogo perchè

"La commissione deve avere un dublice obiettivo, a mio parere. Da un lato penso sia un obbligo morale e civile fare il possibile per raggiungere una verità storica credibile, lo dobbiamo all'opinione pubblica, alla famiglia, alla Repubblica. C'è poi una seconda utilità civica: diradare le nebbie della dietrologia e provare a restituire credibilità alle Istituzioni"

Sembra di intravedere il vecchio ritornello che vuole uno Stato "bello e impossibile" alla mercè di potenze cattive dell'est che hanno manipolato un branco di eterodiretti prezzolati che per oltre un decennio hanno fatto finta di fare la rivoluzione.

E poi una cosa, sinceramente, non la capisco. Ma sarà colpa mia che sono limitato. Una Commissione dovrebbe provare ad acquisire nuovi elementi e magari provare  a rispondere a delle nuove domande: ma perchè mai queste risposte dovrebbero "restituire credibilità alle Istituzioni"? Dipende. Potrebbero anche generare l'effetto opposto.

A meno che la ricerca non sia condotta teleguidandola verso un obiettivo "politico". E allora sarebbe inutile spendere soldi pubblici per arrivare ad una conclusione che si può raggiungere in una riunione dei capigruppo.

Ma siamo in Italia e di questi tempi tocca accontentarsi.

Sarò un illuso ma mi chiedo: ma perchè mai andare a trovare le risposte negli archivi lontani quando basterebbe poter leggere le nostre, di carte?

Cominciamo a desecretare i documenti che nell'inchiesta sugli orari del 9 maggio '78 sono stati trovati nei nostri archivi di Stato (provenienti dal Ministero dell'Interno) e poi ne riparliamo.

Chiunque proponga di avvicinarsi alla verità, parta da qui. Sarebbe già un bel passo avanti.