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Ustica, appello a Sarkozy "Ci dica cosa è successo"
09/06/2010 - La repubblica - Redazione online
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Ustica, appello a Sarkozy "Ci dica cosa è successo"
La verità trent'anni dopo. L'ha chiesta Walter Veltroni durante la conferenza stampa alla Camera per la presentazione degli avvenimenti in programma a Bologna. Radio Città del Capo ha invece acquistato dei banner pubblicitari sul sito di Liberation e di altri giornali d'Oltralpe per chiedere al presidente francese di parlare

La verità su Ustica trent'anni dopo, a chiederlo è Walter Veltroni durante la conferenza stampa alla Camera per la presentazione degli avvenimenti in programma a Bologna. Da Bologna, invece, si alza la voce di Radio Città del Capo con una campagna informativa sui principali giornali online francesi.

Veltroni. A chiedere chiarezza è anche Walter Veltroni che, in occasione della conferenza stampa alla Camera per la presentazione degli eventi organizzati a Bologna in occasione del trentennale, ha dichiarato: "E' il momento che il governo italiano faccia sentire la propria voce con i partner europei che hanno il dovere di dire la verità su quella notte. Ora ci sono le condizioni per arrivare alla verità" perchè "questo Paese ha diritto di sapere la verità sulla sua storia o si consegna l'Italia alle tenebre, mentre ha diritto di avere un po' di sole".

L'ex segretario del Pd ha ricordato una serie di tracce che portano verso Parigi, dal racconto dell'ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga alla testimonianza, "che i magistrati dovranno verificare", di Massimo Ciancimino. E ha più volte sottolineato le "cose molto impegnative" circa la strage dette dal presidente Giorgio Napolitano, che un mese fa ha parlato di di "intrighi internazionali".

Veltroni ha scelto proprio l'anniverario di Ustica come esordio delle attività della sua fondazione "Democratica. Scuola di politica". Il 25 giugno sarà a palazzo d'Accursio a Bologna insieme con Stefano Rodotà (uno dei 7 saggi che nel 1986 scrisse all'allora capo dello Stato Cossiga per chiedere che si accertasse la verità), a Giuseppe Pisanu, Giovanni De Luna, Gabriele Turnaturi e Pier Ferdinando Casini per una giornata di studio.

Il seminario si inserisce nel calendario degli appuntamenti soprattutto artistici che segneranno la commemorazione della strage, sotto lo slogan 'Arte. Fiore della memoria'. "Io so la verità dal 1999", ha sottolineato Daria Bonfietti, presidente dell'Associazione dei parenti delle vittime, da quando l'allora giudice Rosario Priore disse che "il Dc9 era stato abbattuto in seguito a un'azione militare di intercettamento", ma "non so chi è stato. Per me non è più un problema mio, è un problema del mio Paese".

Radio Città del Capo. L'emittente indipendente bolognese legata al circuito di Radio Popolare ha annunciato l'intenzione di comprare spazi sui siti di testate come Liberation o Slate per porre una semplice domanda: 'Qui sait, doit parler', chi sa deve parlare. L'iniziativa è stata presentata in radio insieme all'ex generale dei carabinieri Niccolò Bozzo, all'ex giudice istruttore Rosario Priore, alla presidente dell'associazione dei familiari delle vittime Daria Bonfietti e al corrispondente in Italia di Liberation Eric Jozsef. Lo spunto proviene dalle dichiarazioni di Francesco Cossiga che nel 2008 ha indicato come responsabile dell'abbattimento del Dc9 Itavia la marina francese. Per sostenere la campagna Radio Città del Capo ha quindi fatto appello a ascoltatori e cittadini: basta versare un contributo minimo di 10 euro attraverso bonifico, c/c postale o paypal.

Redazione online (La Repubblica - Bologna 9 giugno 2010)