vuoto a perdere

Sei registrato? 
 


Resta aggiornato
Se vuoi ricevere una eMail di riepilogo delle novità
(frequenza max settimanale)


 
Antispamming. Inserisci il codice



ISBN 9788867559756
Ultima versione
1.0 del 22/05/2013
Tipologia: Novità

Solo 3.99€!
 



Vuoto a perdere è il solito libro sul caso Moro?
Ascolta cosa ne pensa Giovanni Pellegrino
(Presidente della Commissione Stragi dal 1994 al 2001)


Documento inedito

 
Nel libro ho pubblicato la testimonianza di un collaboratore dell'ufficio in via Fani 109 di cui parla il Sig. Barbaro. Dal suo racconto emergono degli elementi nuovi sui quali nessuno ha ancora fatto chiarezza.
Sarebbe interessante poter approfondire con i protagonisti > leggi <


 

Documenti  

 

  Approfondimento 

 

  Documentario 

 

  Evento 

 

  Giudiziario 

 

  Presentazione 

 

  Stampa 

 

  Trasmissione 

   
   
   

 
Br: Senzani, pornografico chiedere perdono ai Peci
24/02/2015 - Il Tirreno - Redazione  
(0)


Br: Senzani, pornografico chiedere perdono ai Peci
Presenta un libro a Firenze. "Il terrorismo esperienza sconfitta". "Il perdono è una cosa privata, andarlo a chiedere è una offesa. I morti chi li ha fatti se li porta dentro"

FIRENZE. Nel film 'Sangue' ha raccontato l'esecuzione di Roberto Peci, ucciso perché era il fratello di un brigatista pentito, Patrizio. Quel giorno dell'agosto 1981 Giovanni Senzani c'era e filmò l'esecuzione. Lui era un (il) capo delle Brigate rosse. Ne parla anche in un libro: stesso titolo, 'Sangue', stesso coautore, il regista Pippo Delbono. "Un tempo - spiega - io parlavo solo a livello di collettivo. Il film e il libro mi hanno costretto a farlo in prima persona. Ora non posso più tirarmi indietro se mi fanno delle domande".

Le risposte che dà sono quelle di uno che non si è mai pentito. Però riconosce di essere stato dalla parte di chi ha perso. "Quella delle Br è un'esperienza finita, sconfitta, non riproducibile - spiega - E' un'esperienza finita perché è il prodotto di un'epoca, di una generazione. I giovani non devono guardare con ammirazione al passato. Mi auguro che non ci siano altri omicidi come quelli di Biagi o D'Antona".

Senzani è riuscito a parlare dell'omicidio Peci in un film e in un libro, ma quando gli viene posta la domanda diretta su Roberta, la figlia dell'uomo che uccise, all'inizio la risposta è contorta, sfuggente. Poi però: "Dopo averle procurato un dolore simile - spiega - chiederle perdono sarebbe pornografico.

Il perdono è una cosa privata, andarlo a chiedere è una offesa. I morti chi li ha fatti se li porta dentro".

Senzani l'ex brigatista, l'omicida, il terrorista mai pentito è in una libreria in centro a Firenze, martedì 24, a presentare il suo libro. "Io un cattivo maestro? - spiega - Sono qua per parlare di un film, di un libro, di un'opera artistica, non per mettermi in cattedra, ma per guardare quegli anni". Quegli anni sono i Settanta/primi Ottanta. "Mi hanno descritto come il brigatista dai mille segreti, ma non sta in piedi - dice Senzani - Su di me sono state scritte e dette cose inverosimili, sui miei rapporti con il ministero, sui miei viaggi negli Stati Uniti. I misteri ci sono, e tanti, sulle stragi di piazza Fontana, sulla morte di Pinelli, sulla bomba alla stazione di Bologna. Quelli sulle Br sono infinitamente più piccoli".

Il film e il libro hanno fatto discutere. "Ho visto un Paese stupido e scemo - ha detto Delbono - Ci sono librerie che non hanno ordinato il libro perché scritto anche da un brigatista. Il giudice Caselli ha detto che il film non andava visto perché dentro c'è un assassino. Guarda caso quel film a Torino non è mai arrivato. Forse Berlusconi aveva ragione su certe toghe... C'è paura di conoscere la propria storia, questo è il Paese della menzogna, la malattia del nostro Paese è non voler saper niente".

Redazione (24 febbraio 2015, Il Tirreno)

 

       

 

Vuotoaperdere.org - Copyright (C) 2007, 2014 - Manlio Castronuovo